mercoledì 27 settembre 2023

 Dopo la gloria dell'età dell'oro di Creta arrivò la distruzione. Una tremenda catastrofe spezzò per sempre il potere dei Re del Mare. Non sappiamo cosa sia successo, al di là del fatto che Cnosso fu bruciata, ma dalla nostra conoscenza della vita dell'epoca e dei metodi di guerra, possiamo farci un'idea di ciò che probabilmente avvenne. 

Potrebbe esserci stato un terribile combattimento in mare, in cui la flotta fu sconfitta e respinta sulla costa. Poi i conquistatori avrebbero marciato sulla città e l'avrebbero assediata. Gli abitanti, sapendo che tutto era in gioco, l'avrebbero difesa fino all'ultimo con la più selvaggia furia, incitati dalle donne, che sapevano che se la città fosse stata presa non ci sarebbe stata speranza per loro. 

I loro mariti e figli sarebbero stati uccisi, la città completamente distrutta dal fuoco e loro stesse sarebbero state fatte prigioniere. Questo è ciò che accadde a Cnosso. Conosciamo il destino della città, ma non quello dei conquistatori. I documenti egiziani di questo periodo dicono che "le isole erano inquiete, disturbate tra loro", ma questo è tutto ciò che sappiamo.

Gli invasori, chiunque fossero e da dove provenissero, non sembrano essere stati uomini di tipo altamente civilizzato, poiché lasciarono intatte molte opere d'arte e portarono via solo gli oggetti che potevano essere trasformati in ricchezza materiale. 

Queste erano le cose che evidentemente apprezzavano, e il grado di civiltà raggiunto da una nazione o da un individuo si può di solito misurare dal valore comparativo che essi danno alle cose.

Così Cnosso cadde e provò "le pene che colpiscono gli uomini la cui città è stata conquistata: i guerrieri sono uccisi, la città è devastata dal fuoco e i bambini e le donne sono condotti in cattività dagli stranieri"(Iliade, IX).

L'antica Cnosso non fu mai ricostruita, anche se nelle sue vicinanze sorse un'altra città. Il sito dell'antico palazzo divenne sempre più desolato, finché alla fine le rovine furono completamente nascoste sotto una coltre di terra e l'antica potenza e gloria di Creta divenne solo una tradizione. 

E così rimase per lunghi secoli, fino a quando gli archeologi, scoprendo ciò che si celava sotto quei tumuli dall'aspetto tetro, ci hanno ricordato quella primavera del mondo.

(traduzione da: The Book of the Ancient Greeks, Dorothy Mills, 1925)

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