domenica 22 ottobre 2023

 Più di mille anni dopo la costruzione delle piramidi, Creta raggiunse la sua età dell'oro. Quando Cnosso fu distrutta, i centri di civiltà sulla terraferma, come Micene e Tirinto, assunsero maggiore importanza e la vita fu vissuta come l'ha descritta Omero. Questa era la Grecia dell'età eroica, la Grecia a cui i Greci dei tempi storici successivi guardavano come a qualcosa di molto lontano da loro.

Quasi duemila anni fa il sito di Micene era proprio come era rimasto fino agli scavi di Schliemann, e nel II secolo d.C. un poeta greco cantò di Micene:

Le città dell'età degli eroi i tuoi occhi possono cercare invano,

se non dove qualche relitto di rovina rompe ancora la pianura.

Così una volta vidi Micene, la malcapitata, un'arida altura

Troppo desolata perché le capre possano pascolare - i pastori di capre indicano il luogo.

E mentre passavo un barbone grigio disse: "Qui sorgeva un tempo

Una città costruita da giganti e che passava ricca d'oro". 

(Alpheus, tradotto da Sir Rennell Rodd in Amore, culto e morte).

Anche per i Greci dei tempi storici c'era un grande divario tra il ritorno degli eroi da Troia e l'inizio della loro Grecia storica. Questo divario non è stato ancora del tutto colmato; per noi è ancora un periodo più oscuro e nebbioso dell'età degli eroi, ma fu durante questi secoli misteriosi che si verificarono le peregrinazioni tra i popoli, quell'inquietudine e quel turbamento di cui parlavano gli Egizi. Fu un periodo buio nella storia della Grecia. Tribù erranti, uomini alti e belli, giunsero dalle foreste del nord, attraverso le montagne e i passi, in Grecia. 

Altre giunsero dall'Oriente. Altre ancora arrivarono via mare, scacciate dalle loro case insulari dagli invasori. Ci furono combattimenti, uccisioni e catture di prigionieri. La vecchia civiltà fu distrutta, ma lentamente sorse qualcosa di nuovo al suo posto. 

C'erano nemici da tutte le parti, ma a poco a poco coloro che erano rimasti dei conquistati scesero a patti con i conquistatori; abbandonarono la loro vecchia lingua e adottarono quella dei nuovi arrivati, vissero insieme e furono conosciuti come Greci.

Le civiltà più antiche avevano fatto il loro lavoro ed erano morte. Era giunto il momento per la mente dell'uomo di fare progressi più grandi di quanto avesse mai sognato prima, e nella terra di Grecia questo periodo inizia con la venuta dei Greci.

(traduzione da: The Book of the Ancient Greeks, Dorothy Mills, 1925)

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